03 marzo 2011

Tradimeno? Facebook c'entra 2 volte su 10.

Facebook è nato come sistema per riallacciare i contatti con vecchi compagni di scuola e amici di cui si erano persi i contatti, ma per molti si è rivelato disastroso dal punto di vista sentimentale.
Infatti, secondo un sondaggio condotto dalla American Academy of Matrimonial Lawyers, i matrimoni compromessi dai social network sono tanti.
Negli Stati Uniti Facebook viene citato una volta su cinque durante le cause di divorzio come il motivo che ha portato alla rottura.
L'80% degli avvocati, inoltre, è convinto che il numero di persone che utilizzano Facebook per avviare relazioni extraconiugali sia in continuo aumento.
Per il dottor Steven Kimmons, psicologo del Loyola University Medical Center, non c'è nulla di cui stupirsi: si inizia con le migliori intenzioni, contattando quel vecchio amico di cui non si sapeva più niente giusto per sapere che cosa stia facendo ora, si inizia a comunicare, si raggiunge un certo grado di intimità e si arriva a desiderare di incontrarsi di persona. Kimmons sostiene che in generale le persone non vanno in cerca di avventure su Facebook, ma vi si trovano invischiate specie quando incontrano nuovamente qualcuno che è stato importante per loro in passato.
E anche se i matrimoni che mostrano qualche crepa sono ovviamente quelli più a rischio, persino quelli solidi possono venire intaccati dai contatti online di uno dei coniugi.
Per rendersi conto della via che si sta imboccando, Kimmons ritiene che sia sufficiente porsi una domanda semplice: se si utilizza Facebook in orari assurdi per evitare di essere scoperti a chattare proprio con quella persona, allora probabilmente c'è già qualcosa che non va.

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