In questi giorni LinckedIn è nuovamente sotto attacco e questa volta direttamente dalla Russia. Sembrerebbe infatti che dei server, appartenenti alla stessa area geografica, stiano letteralmente tartassando gli utenti del social network di inviti che contengono un collegamento link ad un sito dannoso. Una volta che ci si trova nello stesso sito, viene installato nel nostro PC un cookie che permetterebbe agli hacker di collegarsi ai profili LinkedIn dei profili infetti.
E' particolare il caso dell'e-mail. Questa, infatti, si presenta come una vera e propria richiesta, uguale a quella di LinkedIn, nella quale si dice di non accedere mai dal link prsente nella stessa e-mail ma piuttosto si dice di controllare se la pagina web esiste.
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