Nell'ultimo Internet Security Threat Report pubblicato da Symantec, emerge che l'Italia abbia guadagnato tre posizioni tra le nazioni in cui si registra il maggior numero di attività malevole. Non è altro che la classifica delle micaccie malware, che sembrano non mancare in Italia.
Davanti all'Italia ci sono solo Regno Unito e Germania, mentre per numero di PC infetti (per il 57% a causa di trojan) l'Italia è addirittura seconda dietro la Germania: il 15% dei PC risulta parte di una botnet, e il 65% di essi si trova a Roma.
"Questi bot permettono di lanciare qualsiasi tipo di attacco come ad esempio quelli rivolti alle aziende, l'invio massivo di spam e phishing, la propagazione di codici malevoli e la raccolta di informazioni confidenziali con serie conseguenze economiche e soprattutto legali
Molti attacchi di cui restano vittime gli utenti italiani provengono da altri italiani: il 29% ha infatti origine nel nostro Paese, nazione da cui si origina il 4% degli attacchi mondiali).
Aumentano anche i casi di phishing: se nella classifica del 2010 l'Italia era ottava tra i Paesi dell'area EMEA per numero di URL ingannatori, nel 2011 l'Italia è diventata quarta.
Tra le principali cause della violazione dei PC, Symantec segnala gli attacchi basati sulle falle di Java e dei software di Adobe (Reader in particolare) ma creascono anche le minacce che copiscono i dispositivi mobili a causa della diffusione di smartphone e tablet, sempre più connessi alla rete.
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