
A quel punto Google diventerà a tutti gli effetti un editore di contenuti, paragonabile a un'emittente televisiva: possiamo immaginare battaglioni di avvocati già pronti ad attaccare la nuova incarnazione di YouTube, che non potrà più sostenere di essere solo un contenitore senza alcuna responsabilità.
È facile poi immaginare che tutto ciò servirà a spingere la Google TV, sia nel senso proprio dei dispositivi sia nel senso dell'unione tra Web e televisione, il tutto naturalmente con il marchio della Grande G.
I canali di YouTube saranno accessibili da televisori, smartphone, tablet e PC e soprattutto saranno gratuiti finanziandosi solamente con la pubblicità.
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